Truffa accoglienza migranti, a giudizio i vertici di una coop

migranti Ong

Due imputati a processo e un terzo stralciato in attesa della fissazione dell’udienza preliminare. È il risultato dell’udienza predibattimentale del filone bis dell’inchiesta sulla presunta truffa nell’ambito dell’accoglienza dei migranti

Ferrara – Protagonisti della vicenda giudiziaria sono Marco Callegaro, legale rappresentante della cooperativa ‘Un mondo di gioia’ (difeso dall’avvocato Matteo Cavatton), Thomas Kuma Atongi e Kalu Success Nganshui, responsabili in momenti diverse della cooperativa ‘Vivere qui’ (avvocati Sara Bruno e Stefano Scafidi). Per tutti e tre (uniche posizioni non archiviate delle tredici inizialmente iscritte al registro degli indagati) il pubblico ministero Andrea Maggioni aveva emesso un decreto di citazione diretta a giudizio per le ipotesi di reato (formulate a vario titolo) di truffa ai danni di Asp e prefettura e frode nelle pubbliche forniture.

Il giudice Marco Peraro, al termine della predibattimentale, ha disposto il prosieguo del processo per Atongi e Nganshui, fissando la prima udienza per il 4 novembre. In quella data si valuterà l’unione del procedimento bis con quello principale, facendo confluire il primo nel secondo.

Per quanto riguarda Callegaro è invece necessario il passaggio in udienza preliminare essendogli contestata anche la frode. La sua posizione è stata quindi stralciata. Secondo l’accusa gli imputati avrebbero presentato fatture per il servizio accoglienza migranti senza stornare le spese di natura personale o quelle estranee al progetto, ottenendo così dall’ente pubblico una somma maggiore rispetto a quella che in realtà gli sarebbe spettata. A Callegaro viene contestata anche la frode in quanto, secondo la procura, avrebbe offerto un servizio carente, venendo così meno al contratto.
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