La direttrice dell’organizzazione mondiale del commercio (Wto), la nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala (naturalizzata statunitense, ndr) cerca di disinnescare il rischio di nuove dispute internazionali che si attende vengano create dai meccanismi di aggiustamento dei prezzi alla frontiera legati alle emissioni di CO2. E propone di creare come alternativa un sistema internazionale di tassazione sulle emissioni. In particolare crea allarme il sistema approntato dall’Unione europea (Cbam), che entrerà in vigore nel 2026.
“Giusto o sbagliato che sia i paesi in via sviluppo lo considerano un meccanismo di protezionismo”, afferma in un’intervista al Financial Times.Secondo Okonjo-Iweala questi paesi hanno contribuito poco alle emissioni globali. E questi sistemi finiranno per spingerli a controversie, che solitamente vengono presentate proprio in sede di Wto. “Arriveranno. Pensiamo che sia piuttosto difficile e problematico. Quindi cerchiamo di evitarlo dicendo che di sviluppare un sistema globale di tassazione sulla CO2”, ha spiegato. (askanews)