“Sui fiumi lavoreremo e lo stiamo già facendo anche nel comporre gli interventi opportuni di prevenzione, le fogne invece bisognerebbe rifarle tutte e questo è un po’ difficile. Quindi dobbiamo abituarci a tenerle il più possibile manutenute e a poco a poco intervenire per renderle congrue ai cambiamenti climatici“.
È quanto affermato questa mattina dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commentando a margine di un’iniziativa a Firenze l’emergenza maltempo delle ultime ore, che ha colpito anche Campi Bisenzio, e le risposte che si sente dare ai cittadini esasperati per i nuovi allagamenti.
I nubifragi di ieri hanno determinato numerosi disagi sulla costa, ma anche nella parte centrosettentrionale della Toscana e in un caso, a Montemurlo, si è verificata anche l’esondazione di un torrente, lo Stregale. Tornata la paura, un anno dopo l’alluvione del novembre 2023, anche a Campi Bisenzio.
Un quadro che secondo Giani ha una spiegazione ben precisa: “Abbiamo dei sistemi fognari che non davano problemi in questi anni perché la pioggia veniva giù più regolare ma ormai c’è un cambiamento climatico evidente, abbiamo fenomeni torrenziali, trombe d’aria di una portata che mai avevamo avuto sul nostro territorio. Quindi cambia il clima, le fogne devono essere più larghe, perché è evidente che l’acqua si concentra in minor tempo e in maggiore quantità”.
“150 millimetri di pioggia, come in un mese intero”
Del resto, facendo il punto coi giornalisti su quanto avvenuto durante l’allerta meteo, “in una giornata sono caduti più di 150 millimetri di pioggia, più di quanto sommiamo abitualmente nell’intero mese di settembre. È stata davvero molto forte: si sono abbattuti 11 mila fulmini. In realtà possiamo dire che da un punto di vista alluvionale se vi è stata l’esondazione di acqua, questa è stata quasi interamente determinata dalle fogne che non hanno ricevuto. Non sono tracimati i corsi d’acqua come il 2-3 novembre dell’anno scorso”.
In questo senso, evidenzia ancora Giani, la rete fognaria “ancora piena di foglie com’è tipico a settembre e ottobre, non è ancora in grado di smaltire con rapidità l’acqua“. Quanto all’esondazione che comunque è avvenuta del torrente Stregale a Montemurlo in un tratto tombato, il presidente della Regione indica che questa è avvenuta “perché dopo l’alluvione dell’anno scorso era stata giustamente messa una struttura che potesse impedire l’accumulo di detriti. È stata proprio questa ostruzione nel tratto iniziale a causare l’esondazione, ma cercheremo di intervenire al più presto per ripristinare una condizione di maggiore sicurezza come faremo un po’ in tutte le realtà”.
www.firenzetoday.it