UE, Orban: “un establishment fallimentare è ancora lì a Bruxelles”

Viktor Orban

Viktor Orban, a margine della 50esima edizione del Forum di Ambrosetti in corso a Cernobbio

“La precedente Commissione europea si è dimostrata fallimentare in termini di competitività dell’economia europea, immigrazione, stop alla guerra. Lo stesso establishment è ancora lì a Bruxelles. E non è una cosa buona. Oggi a Bruxelles hanno deciso di creare sostanzialmente la stessa Commissione – ha spiegato – quindi anche se penso che le persone possono cambiare e fare meglio di prima, è molto difficile da credere. Io proverò a supportare la Commissione quanto più possibile ma essendo un uomo razionale penso che abbiano ignorato il desiderio di cambiamento degli elettori“. “Se vogliamo essere più competitivi, dobbiamo eliminare le procedure burocratiche. Abbiamo bisogno di meno burocrati e di meno burocrazia”.

“Migrazioni, guerra e genere le sfide politiche Ue”

“Se guardiamo alle sfide politiche dell’Ue che stanno modificando completamente l’arena politica, sono le migrazioni, la guerra, la questione del genere e l’occupazione, queste sono le problematiche”, ha elencato Orban parlando di “problematiche” che considera “anche di carattere esistenziale”, che “non hanno risposte comuni”.

“Ecco perché dico che dovremmo stare attenti a sostenere l’unione politica perché su questi fattori abbiamo approcci diversi – ha detto – E se ci forzate a operare insieme su cose su cui non siamo d’accordo automaticamente si disintegra l’Ue“. “La migrazione è un fattore disintegrante – ha insistito – Sarebbe molto meglio sulla migrazione consentire ai Paesi che non vogliono seguire la politica comune sulla migrazione di uscire da questa posizione perché altrimenti questa unione non può esistere, questo si disintegra l’Unione”. “Alcune problematiche non dovrebbero essere decise a Bruxelles, ma rimanere a livello nazione”, ha detto, insistendo sulla “sovranità” degli Stati membri.

“Meloni? Come una sorella”

Parlando di Italia il premier ungherese ha speso poi parole affettuose nei confronti della presidente del Consiglio. Giorgia Meloni “è la mia sorella cristiana. All’inizio questo tipo di rapporto non ha avuto un ruolo importante nella politica europea, ora insieme possiamo aprire una nuova era”.

Per Orban “avere le stesse basi culturali gioca un ruolo più importante rispetto al passato. Non è solo una collega politica ma una sorella cristiana”. Questo concetto, ha spiegato, “ha un senso politico fondamentale per l’Ungheria ma credo anche per l’Italia. Questo aspetto culturale della politica tornerà in Europa come è giusto che sia”. Poi, a chi gli chiedeva se Meloni sia una nuova Angela Merkel, Orban ha replicato: “Non mi sembra che si sia candidata per le elezioni in Germania…”. Quello di cancelliere della Germania “non credo che oggi sia un ruolo facile e non glielo raccomando”.
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