La quota globale del reddito da lavoro è diminuita in modo significativo negli ultimi due decenni e ciò ha aumentato le disuguaglianze nel mondo
E’ quanto attesta l’aggiornamento di settembre del ‘World Employment and Social Outlook’ dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) che evidenzia la crescita del divario tra reddito da lavoro e reddito da capitale.
Il documento mostra che la quota globale del reddito da lavoro, ossia la quota del reddito totale percepita dai lavoratori, è diminuita di 1,6 punti percentuali dal 2004 e di 0,6 punti percentuali dal 2019.
“Sebbene il calo sembri modesto in termini di punti percentuali, rappresenta un deficit di 2,4 trilioni di dollari solo nel 2024″ per i lavoratori, afferma l’Ilo.
Lo studio sottolinea che la pandemia è stata un fattore chiave di questo declino, con quasi il 40% del calo della quota di reddito da lavoro che si è verificato dal 2020 al 2022. Una crisi che ha esacerbato le disuguaglianze esistenti, in particolare a causa della concentrazione dei redditi da capitale tra i più ricchi.
Secondo l’Ilo, dunque, la quota globale del reddito da lavoro si attesta al 52,3%, un tasso insufficiente per raggiungere gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile per “un futuro migliore e più sostenibile per tutti” entro il 2030.
Secondo il rapporto, anche se i progressi tecnologici, l’automazione, hanno stimolato la produttività e la crescita economica, i lavoratori non hanno beneficiato equamente dei guadagni che ne sono derivati e che i recenti sviluppi nel campo dell’intelligenza artificiale rischiano di aggravare le disuguaglianze esercitando una maggiore pressione al ribasso sulla quota di reddito da lavoro. ANSA