Una medaglia d’oro sfumata per qualche grammo. Vinesh Phogat, atleta indiana, si è qualificata per la finale della lotta libera – categoria 50 kg – alle Olimpiadi di Parigi 2024. Phogat, 29 anni, avrebbe dovuto affrontare oggi in finale la statunitense Sarah Hildebrandt. La finale per la medaglia d’oro, però, non si disputerà. Phogat non è riuscita a mantenere il peso al di sotto della soglia dei 50 kg per tutta la durata del torneo: nelle ultime operazioni di peso effettuate ieri, i controlli hanno evidenziato l’irregolarità. Lieve, ma sufficiente per determinare l’esclusione di Phogat dal torneo dopo la vittoria in semifinale contro la cubana Yusneylis Guzman Lopez.
“È con rammarico che il contingente indiano condivide la notizia della squalifica di Vinesh Phogat dalla categoria 50 kg di lotta femminile. Nonostante i grandi sforzi del team per tutta la notte, il peso è risultato superiore ai 50 kg per qualche grammo. Al momento, la delegazione non rilascerà ulteriori commenti. Il team indiano chiede di rispettare la privacy di Vinesh e vorrebbe concentrarsi sulle competizioni in corso”, la nota del Comitato olimpico indiano diffusa su X e seguita da una valanga di commenti critici nei confronti di dirigenti, staff e medici incapaci di condurre l’atleta al peso richiesto.
Molti utenti chiedono al Comitato olimpico di presentare ricorso e non comprendono perché i vertici dello sport indiano accettino la sanzione in maniera passiva. C’è chi ricorda anche le posizioni assunte pubblicamente da Phogat contro Brij Bhushan Sharan Singh, presidente della federazione lotta, accusato da alcune atlete – compresa Phogat – di abusi sessuali. Le clamorose proteste delle atlete, con manifestazioni pubbliche interrotte dalla polizia, hanno contribuito all’apertura di un’indagine formale nei confronti di Singh, che è anche un esponente di spicco del partito Bharatiya Janata. (Adnkronos)