18 ago – Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, intervistato dall’Unita’, spiega che non vuole ”convincere i giudici”, ma neanche fare la guerra alla magistratura: nella nuova Aia – sottolinea – sono state accolte le ”stesse cose che chiede il gip a parte la chiusura”.
”I due percorsi – aggiunge Clini -, quello del ministero e quello della magistratura, sono paralleli. Spero che si incontrino presto e che la questione si risolva”.
”Non ho avuto alcuna comunicazione in proposito dal procuratore della Repubblica, ne’ formalmente ne’ informalmente – prosegue il ministro – ma ho letto le intercettazioni pubblicate sui giornali. Ho chiesto al direttore generale un rapporto soprattutto per sapere se esistono dati che confermino eventuali pressioni in occasione del rilascio dell’Aia del 2011. II punto non e’ se ci fossero contatti fra amministrazione e impresa, che sarebbe del tutto fisiologico. Cio’ che bisogna accertare e’ se invece tale relazione sia stata opaca”.
Lunedi’ il ”punto”, preannuncia, ”e decidero’ se cambiare i membri della commissione. In ogni caso dovro’ aumentare il numero di membri, perche’ il lavoro e’ lungo e noi abbiamo solo 30 giorni di tempo”. asca