Giornali, crollano le copie vendute

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La crisi dell’editoria quotidiana prosegue con un calo significativo delle vendite. Nel periodo gennaio-marzo 2024, le copie giornaliere vendute sono state 1,32 milioni, segnando una diminuzione del 9,1% rispetto all’anno precedente e del 31,8% rispetto al 2020. I quotidiani locali hanno subito una riduzione maggiore rispetto a quelli nazionali (-9,7% vs -8,6%).

Le copie cartacee vendute giornalmente sono scese a 1,13 milioni, con un calo del 9,3% su base annua e del 35,4% rispetto al 2020. Le copie digitali non hanno registrato variazioni significative, con una media di 190 mila copie giornaliere nel 2024 e una crescita dell’1,7%. La vendita di copie digitali è concentrata: le prime cinque testate digitali (“Corriere della Sera”, “La Repubblica”, “Il Sole 24 Ore”, “Il Fatto Quotidiano” e “La Stampa”) rappresentano il 60,2% delle vendite complessive.

Nel primo trimestre 2024, il gruppo Cairo/RCS domina il mercato con una quota del 18,5%, seguito da Gedi (14,8%), Caltagirone Editore (9,3%) e Monrif Group (8,0%). Negli ultimi 12 mesi, le vendite combinate (carta e digitale) del “Corriere della Sera” (64 milioni di copie) hanno superato quelle di “La Repubblica” e “La Stampa” messe insieme (61,6 milioni di copie). Il sito del “Corriere della Sera” è il più visitato con circa 29 milioni e 305 mila utenti unici (-4,0% rispetto a marzo 2023), seguito da “La Repubblica” (28 milioni e 246 mila utenti, -6,4%) e “Fanpage” (22 milioni e 72 mila internauti, -7,6%).  ADNKRONOS