Piani di rientro, ha evidenziato il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni la cui necessità non è più rinviabile
Nel 2025, si prevede che il disavanzo pubblico nell’area euro scenderà al 2,8% del PIL, mentre il debito pubblico nel periodo 2023-2025 dovrebbe attestarsi a circa il 90% del PIL. Il dato è contenuto nella dichiarazione dell’Eurogruppo sulla posizione di bilancio nel 2025. Di fronte all’esigenza di ridurre gli elevati livelli di deficit e debito i ministri economici dell’area euro ritengono necessario “un consolidamento fiscale graduale e sostenuto” ma riducendo al minimo l’impatto sulla crescita, continuando a migliorare la produttività e mantenendo o aumentando gli investimenti, ritenuti essenziali per un’economia competitiva.
Il messaggio è chiaro: è arrivato il momento per una spesa pubblica di qualità. Lo strumento per raggiungere questo obiettivo saranno piani fiscali-strutturali nazionali a medio termine, che già il prossimo autunno saranno valutati dalla Commissione e successivamente approvati dal Consiglio. Piani di rientro, ha evidenziato il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni la cui necessità non è più rinviabile, soprattutto per i Paesi per i quali è stata aperta una procedura di deficit eccessivo. ITALPRESS