Due detenuti al carcere minorile Beccaria di Milano “sono evasi verso le 15.30 dai passeggi, scavalcando varie recinzioni, e si pensa siano riusciti a raggiungere la stazione della metropolitana”
A darne notizia è Gennarino De Fazio, Segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria che aggiunge che “sono in corso le ricerche da parte della Polizia penitenziaria e delle altre forze dell’ordine”.
“Serve immediatamente un decreto carceri per mettere in sicurezza il sistema soprattutto con assunzioni straordinarie e accelerate nel Corpo di polizia penitenziaria, cui mancano più di 18mila unità”, sottolinea in una nota.
De Fazio spiega che gli evasi sarebbero due minorenni di origine straniera.
“È di tautologica evidenza che le poche e inconsistenti misure adottate per mettere in sicurezza l’istituto penale per minorenni di Milano non abbiano avuto alcun effetto tangibile – aggiunge – . Ci chiediamo cos’altro debba accadere nelle prigioni, per adulti e minori, affinché il Governo adotti seri provvedimenti.
Solo ieri, in relazione agli organici del Corpo di polizia penitenziaria, avevamo riferito al Direttore generale del personale del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Alessandro Buccino Grimaldi, di una coperta troppo corta. Oggi l’ennesimo evento disfunzionale che segna il fallimento della gestione carceraria”. E questo “a dispetto e sulle spalle degli operatori, sottoposti a carichi di lavoro inenarrabili e, talvolta, chiamati a prestare servizio a Milano da altre città, anche del sud, e persino costretti ad anticipare le spese per i viaggi e il soggiorno”,
“Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, batta un colpo o ne tragga le dirette conseguenze. Serve – secondo Uilpa – immediatamente un decreto carceri per mettere in sicurezza il sistema soprattutto con assunzioni straordinarie e accelerate nel Corpo di polizia penitenziaria, cui mancano più di 18mila unità. Parallelamente va riformato l’intero sistema d’esecuzione penale, vanno reingegnerizzati il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, così come va riorganizzato il Corpo di polizia penitenziaria”.
“Ogni giorno che passa – conclude – la catastrofe aumenta”. ANSA