Il caso più emblematico risale al 2020 quando l’uomo si era scagliato contro un’autoambulanza e l’aveva distrutta a colpi di spranga
di Giovanni Fiorentino – Si era distinto in passato per aver portato a termine una serie di aggressioni, a causa delle quali venne poi condannato. In un’occasione, ad esempio, aveva a quanto pare distrutto a sprangate un’ambulanza, aggredendo poi sia i passanti che i poliziotti giunti sul posto. E nonostante i provvedimenti di espulsione emessi nel frattempo nei suoi confronti, il protagonista di questa vicenda si trovava ancora in Italia ed alloggiava in un albergo.
Si tratta di un uomo di 47 anni originario della Tunisia, identificato proprio nei giorni scorsi a Rimini. A rendere noto l’episodio in questione, il 21 maggio in una nota, è stata la questura della città romagnola. Tutto è iniziato qualche giorno fa quando la polizia di Stato, impegnata in serrati controlli riguardanti l’ordine e la sicurezza pubblica, il decoro urbano, la regolarità delle strutture ricettive e la verifica delle presenze, ha proceduto ad effettuare un controllo presso una struttura ricettiva situata nella zona sud del capoluogo romagnolo.
Gli operatori hanno in quel contesto provveduto ad identificare quattordici persone. E fra queste c’era anche il quarantasettenne straniero, risultato essere irregolarmente presente sul territorio nazionale in quanto come detto già destinatario di decreti di espulsione. Dagli approfondimenti condotti in un secondo momento dagli agenti è emerso come il cittadino extracomunitario si fosse già reso protagonista di atti violenti. Che avevano portato a diverse condanne per aggressioni e lesioni, oltre che per resistenza e violenza nei confronti delle forze dell’ordine.
Il caso più emblematico fra quelli che lo riguardano risale al 2020 quando l’uomo, a quanto pare in preda ai fumi dell’alcol, si era scagliato contro un’autoambulanza e l’aveva distrutta a colpi di spranga. Non contento, se la sarebbe presa anche con i passanti e con gli agenti di polizia successivamente intervenuti per riportarlo alla calma, seminando il panico per almeno due ore. Fatti per i quali era stato poi condannato ad un anno e due mesi di reclusione: per lui era inoltre scattato il decreto di espulsione dall’Italia. Per un provvedimento che sarebbe tuttavia rimasto lettera morta, a quanto pare.
Per tali ragioni, nei suoi confronti, è stato nuovamente adottato il provvedimento di espulsione in quanto persona pericolosa, con accompagnamento diretto alla frontiera.
E alla luce di tutto ciò, gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della questura (dopo la convalida presso il giudice di pace di Rimini) hanno provveduto ad accompagnarlo e scortarlo fino in Tunisia nella giornata di ieri, riconsegnandolo nelle mani delle autorità locali.
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