Per la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per la strage di Erba, il ricordo “più accurato” che fornisce Mario Frigerio, unico testimone oculare del quadruplice omicidio, “è di uno soggetto sconosciuto di etnia araba”. Lo sostiene in aula, nel processo di revisione in corso a Brescia, Fabio Schembri uno dei difensori dell’ex netturbino.
Ai giudici della corte d’appello il legale offre una nuova prova: Frigerio “aveva un’amnesia anterograda”, ha respirato “monossido di carbonio” che ha compromesso funzioni cognitive importanti, “come alterazioni della memoria, della capacità di ricordare”, ha subito “domande suggestive che possono innescare una falsa memoria esibita in dibattimento. Frigerio perde lucidità, ma peggiora non migliora, le sue condizioni erano migliori i primi giorni”, quando – sostiene la difesa – non ricorda il vicino di casa come il suo aggressore. (Adnkronos)