Provincia, saltano 260 consiglieri e 40 assessori nei comuni più piccoli

TRECENTO poltrone che saltano. La sforbiciata ai comuni sotto i 10mila abitanti prevista dalla nuova manovra avrà un impatto enorme sulla nostra provincia. Secondo una prima stima, infatti, saranno circa 260 i posti nei consigli municipali da tagliare, e altri 40 circa gli assessori in meno.

Nel documento presentato dal Governo, infatti, si creano alcuni scaglioni in base alla popolazione, prevedendo un tetto massimo di consiglieri e assessori. Per i comuni tra i 1.000 e 3.000 abitanti solo cinque consiglieri e due assessori a disposizione del sindaco, per quelli fino ai 5.000 sette consiglieri e tre assessori, mentre per i municipi fino ai 10.000 abitanti saranno permessi nove consiglieri e quattro assessori. Uno snellimento di tutte le macchine amministrative più piccole, che secondo le stime dell’Istat del gennaio di quest’anno, nel territorio bolognese sarebbero 38. Lunga la lista. Si va dalla montagna alla Bassa. Il primo della lista, con 9.982 residenti, è Crespellano. In fondo alla classifica, invece, sta Castel del Rio.

«IN PRATICA noi diventeremo una società per azioni con il sindaco amministratore delegato — ironizza il primo cittadino di Granaglione, Giuseppe Nanni —. Così sparisce la rappresentatività. Io come sindaco prendo un’indennità di 580 euro al mese, i miei tre assessori vanno dai 125 ai 250 e il gettone di presenza per un consigliere è di 18 euro. Il costo è insignificante. In questo modo si imbroglia l’opinione pubblica. Mi pare proprio una fesseria, una stupidata.

Inoltre — continua — sovraccaricando di deleghe gli assessori (nel suo comune diventeranno 2) sarà un’attività solo per pensionati, che hanno tempo libero».
«Se fosse lì il buco saremmo d’accordo — commenta Alessandro Ferretti, sindaco di Monghidoro —, ma mi scappa da ridere. Il problema vero è a livello mondiale e nazionale, semmai. Lo spirito degli amministratori locali è sempre quello di essere al servizio del comune e inoltre ci troviamo già in rete con altri comuni, avviati verso una semplificazione burocratica che arriverà nel futuro». Il primo cittadino di Monghidoro ha un’indennità di 1.400 euro al mese, 300 per i suoi 4 assessori, che con la sforbiciata dovrebbero diventare tre.

Fonte restodelcarlino