Quale Europa per il futuro? Solo quella geografica?

13 agosto – Stabilito che, così come è costruita, l’Unione europea fa schifo, sarebbe il caso di cominciare a capire quali saranno i passi futuri.

È emendabile la situazione oppure qualsiasi sforzo esercitato in senso riformistico è destinato al fallimento?
Vittorio Feltri, nel suo editoriale di oggi , scrive:
“Se i 27 Paesi dell’Ue, invece di stare insieme per modo di dire, cioè pedalando ciascuno per conto proprio, facessero sul serio e formassero un monolito del tipo degli Usa , il Vecchio Continente sarebbe di gran lunga la prima potenza mondiale, senza rivali in tutti i campi, compreso lo sport .(…)
Attenzione: la Ue lo scorso anno ha avuto un Pil (prodotto interno lordo) di 12.638 miliardi di euro, gli Usa di 12.265 e la poderosa Cina , oggetto di unanime ammirazione, soltanto di 6.032.(…) Anziché piangerci addosso e disperarci perché lo spread è ballerino, meriterebbe che ci dessimo da fare per essere più “vincoli” e meno ”sparpagliati”. Ma tant’è”.

Forse sarebbe il caso di riflettere tutti quanti su quello che ci attende.
L’Europa costruita dai tecnocrati è un mostro giuridico, la Bce è un assurdo fatto realtà , il popolo europeo è di fatto tagliato fuori da qualsiasi pratica democratica.
Quello che ci capita di soffrire oggi, dovrebbe servire di monito per il futuro; ammesso, e non concesso , che l’Ue esista ancora.

guglielmo donnini