Roma, 05 marzo 2024 – “In quest’aula stiamo combattendo la difficile battaglia contro i femminicidi, già 17 dall’inizio dell’anno. Ce l’hanno chiesto le centinaia di migliaia di giovani donne e uomini che si sono ritrovati in piazza lo scorso 25 novembre per Giulia Cecchettin e per tutte le altre donne, amiche, compagne, sorelle. Noi dobbiamo sapere rispondere a quelle voci fornendo gli strumenti legislativi per garantire la giustizia e la efficacia ma anche favorire e accompagnare una vera e propria rivoluzione culturale, con un’educazione alla tolleranza, al rispetto della diversità”.
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Queste le parole della Deputata del Partito democratico Chiara Braga, durante un momento dedicato alla Camera alla Giornata nazionale delle Donne dell’8 marzo. “Una vera trasformazione intellettuale che superi stereotipi e pregiudizi maschilisti a iniziare dal linguaggio, da quella prova di maturità che tante volte troppe suscita ironia anche tra le donne diciamocelo chi non vuole ammettere che il linguaggio non è neutro ma sottende una visione politica per cui non c’è infermiera se non c’è sindaca e non c’è maestra se non c’è medica, e per questo appare ancora più strano e incomprensibile che la prima Presidente del Consiglio donna insista così tanto a volersi far chiamare il Signor Presidente”. Così ha concluso l’Onorevole Braga. / Camera dei Deputati Fonte: Agenzia Vista