di Francesca Galici – La sinistra continua a creare una gran confusione sulla vicenda di Acca Larentia, confondendo la commemorazione istituzionale, alla quale hanno partecipato sia rappresentanti della giunta di Roberto Gualtieri, sia il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, con quella che si è tenuta in un momento diverso con gli esponenti di estrema destra. I partiti dell’attuale destra di governo non hanno alcun collegamento con quella manifestazione, eppure a sinistra, anche in Europa, si continuano ad associare i due eventi come se fosse uno, e ad associare Fratelli d’Italia all’estrema destra.
“Speravamo che cose simili appartenessero al passato e siamo profondamente preoccupati”, ha dichiarato il capogruppo dei liberali Ue di Renew Europe, nonché marito nel nuovo premier francese Gabriel Attal, Stephane Sejourné durante un punto stampa a Bruxelles. “Alcuni anni fa non avremmo mai pensato di vedere immagini simili, queste immagini, e il ritorno dell’estrema destra in generale, sono qualcosa che noi non possiamo tollerare. Tolleranza e pace sono alla base del Dna europeo”, ha detto l’esponente di Renew Europe, che evidentemente non conosce la storia di Acca Larentia, non sa della strage senza colpevoli e della morte di tre giovani uccisi durante gli Anni di Piombo. E non sa, evidentemente, che la commemorazione dell’estrema destra c’è sempre stata, non è stata questa la prima.
L’insinuazione che un governo di centrodestra sia foriero di un ritorno degli estremismi è uno sport particolarmente amato in questo periodo. A Sejourné ha replicato il copresidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo, Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia. Quella di Sejourné, prosegue l’eurodeputato, è “un’affermazione totalmente fuori luogo, dato che la commemorazione delle vittime di Acca Larentia si svolge ogni 7 gennaio da 46 anni. E in questo lungo periodo ci sono stati quasi 40 diversi governi di ogni colore politico”.
Quella di Acca Larentia, prosegue Procaccini, non è “commemorazione di vecchi fascisti, ma di giovani barbaramente uccisi da terroristi dell’estrema sinistra e che non hanno mai fatto neanche un giorno di galera. Ed è questo il fatto di cui bisognerebbe scandalizzarsi”. E conclude: “il giorno in cui gli amici francesi vorranno smettere di intervenire sulla politica italiana, senza averne né titolo né conoscenza, sarà un bel giorno di amicizia e di rispetto reciproco”.
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