Nel giorno della convention Free Europe a Firenze, l’incontro promosso da Matteo Salvini a Fortezza da Basso, prosegue il duello tra il vicepremier leghista e il sindaco Pd della città, Dario Nardella, il quale aveva prima “aizzato” le proteste, dunque aveva parzialmente frenato chiedendo ai cittadini, in segno di protesta, di esporre alle finestre le bandiere della Ue.
E Nardella, a convention in corso, ha preso parte a piazzale Michelangelo a uno dei quattro presidi organizzati in città dalla Rete democratica fiorentina contro la convention dei partiti sovranisti europei in corso alla Fortezza da Basso e organizzata dalla Lega. I partecipanti hanno scandito il grido “Europa, Europa” e hanno intonato “Bella ciao”. Insomma, il solito ritornello stonato. Gli altri tre eventi in contemporanea sono in piazza Dalmazia, sotto la targa che ricorda l’omicidio di Samb Modou e Diop Mor, sul ponte Vespucci, dove è stato ucciso Idy Diene, e in via Taddea, sotto la targa che ricorda l’omicidio del sindacalista comunista Spartaco Lavagnini.
Direttamente dal presidio, Nardella ha affermato: “Firenze non ha niente a che vedere i valori e il linguaggio dei partiti dell’ultradestra. Questa è la città di David Sassoli, don Milani, Giorgio La Pira, di Piero Calamandrei”. Così il sindaco Pd, che ha aggiunto: “Siamo qui insieme alla Rete democratica, con tante realtà della società civile e tanti giovani, per ricordare che Firenze è una grande capitale della democrazia e dell’europeismo, noi non cacciamo via nessuno”.
Da par suo, nel corso del suo intervento a Free Europe, Salvini ha risposto con ironia al sindaco: “Un ringraziamento a Firenze che ci ospita e un bacione all’amico di Dario Nardella che ha introdotto in Costituzione il divieto di visitare i musei” a chi non è di sinistra. E ancora: “Ringrazio il direttore degli Uffizi Eike Schmidt che ha aperto le porte del museo a chi vuole che la cultura sia tutelata”, ha concluso Matteo Salvini. www.liberoquotidiano.it