Milano, 27 nov. – “Il nostro sciopero del 5 dicembre mira anche a ottenere la depenalizzazione dell’atto medico per restituire ai professionisti tranquillità nell’erogazione delle cure e un nuovo appeal per ripopolare le corsie degli ospedali”. Lo dichiara Pierino Di Silverio, segretario nazionale di Anaao Assomed, sindacato dei medici dirigenti del Servizio sanitario nazionale, nell’osservare che “mentre la Commissione Nordio per lo studio e l’approfondimento delle problematiche relative alla colpa professionale medica sta lavorando nel più totale e inquietante riserbo e silenzio al ministero di Giustizia, in Parlamento prendono sempre più forma idee a dir poco strampalate che come Anaao contrastiamo fortemente perché di segno opposto alla depenalizzazione dell’atto medico”.
La sigla si riferisce al “disegno di legge già presentato a luglio scorso da un gruppo di deputati della Lega, prima firmataria l’onorevole Simonetta Matone – ricorda l’Anaao in una nota – e che qualche giorno fa è stato assegnato alla Commissione Giustizia della Camera”.
“Depenalizzare l’atto medico, uno degli obiettivi prioritari dell’associazione – commenta Di Silverio – non significa sottrarsi a eventuali responsabilità, bensì prendere atto che il medico non può essere sottoposto a tre tribunali (ospedaliero, ordinistico e civile) e che per giudicare non si può partire da una presunzione di colpevolezza. Senza poi tener conto che, di 35mila cause, ogni anno il 95% si conclude in un nulla di fatto, dopo aver impegnato i colleghi dai 6 agli 8 anni con ingenti esborsi economici, pressioni psicologiche, infiltrazioni di società che si fanno promotrici di indagini su sospette negligenze in ospedale e di un raffreddamento del rapporto medico-paziente, in favore della medicina difensiva che costa 11 miliardi allo Stato”. (Adnkronos Salute)