9 agosto – L’Eurozona ha visto un “netto deterioramento della valutazione del rischio di credito delle imprese” misurato dai tassi attesi d’insolvenza, con un “incremento che è stato particolarmente pronunciato per le imprese italiane e piuttosto moderato per quelle olandesi e tedesche”. Lo scrive la Bce nel bollettino di agosto.
L’euro è “irreversibile” e “i premi per il rischio connessi ai timori sulla reversibilità dell’euro sono inaccettabili e vanno affrontati in modo sostanziale”.
Il tasso di disoccupazione nell’Eurozona “continua ad aumentare”, specie fra i lavoratori più giovani, e gli indicatori “segnalano ulteriori perdite di posti di lavoro, a ritmo sostenuto, sia nell’industria sia nei servizi all’inizio del terzo trimestre del 2012”.
La Bce nota come siano state “soprattutto le banche in Italia, Spagna e Francia a trainare la domanda di rifinanziamento della Bce” nel 2011, con le italiane che hanno superato i 200 miliardi a fine anno. ansa