“Caro ministro Salvini, non ce ne facciamo niente del tuo post del giorno dopo, caro ministro Valditara, non serve a niente l’ennesimo tavolo, cara ministra Roccella, di un nobile carteggio tra noi, come vede, non ce ne facciamo niente, cara presidente Meloni, senza femminismo il tetto di cristallo rotto diventa solo l’ennesimo paravento. La lotta al femmincidio e alla violenza di genere passano per la realizzazione di una rete articolata di azioni: dal contrasto preventivo, alla ratifica e alla piena applicazione della Convenzione di Istanbul passando per una lotta reale ai modelli patriarcali culturali, sociali ed economici arrivando a rendere obbligatoria l’educazione sessuale e all’affettività nelle scuole, fino a giungere ad una pena giusta per i colpevoli. Non c’è un fattore che serve meno in questa battaglia e mi dispiace dirlo ma piangere il giorno dopo, l’ennesimo, tragico femminicidio sui social serve a poco”.
Lo scrive su Facebook Pina Picierno, eurodeputata del Pd e vicepresidente del Parlamento europeo. “Il terreno di questo conflitto -aggiunge- si costruisce ogni giorno: impedire che la prima violenza sia quella istituzionale sul corpo delle donne è centrale, così come è centrale uscire dalla trappola della vittimizzazione secondaria. Il sangue di Giulia Cecchettin e delle donne vittime di violenza e femminicidio, non può essere lavato via. Non solo non possiamo restare in silenzio ma ora, oggi, abbiamo il dovere di urlare più forte. Facciamo tutto quel che è necessario. Cambiamo tutto”. ADNKRONOS