Firenze – In 24 ore è stato arrestato due volte un cittadino marocchino di 36 anni, sorpreso martedì poco dopo le 4 nelle cucine del Bar Arcobaleno e questa mattina all’interno di un negozio di abbigliamento di via dell’Albero.
A distanza di 24 ore, l’uomo rilasciato subito dopo l’arresto con un obbligo di firma insieme alla sua collega, una 31enne romena, è tornato a colpire.
Secondo quanto ricostruito, il 36enne sarebbe stato visto da un passante (che ha subito dato l’allarme al 112Nue) prendere a calci la vetrina di un negozio di abbigliamento della zona. La polizia che si è precipitata immediatamente sul posto lo ha trovato all’interno. L’uomo, già noto alle forze di polizia per reati contro il patrimonio, è stato subito riconosciuto dai poliziotti, in quanto la notte a cavallo tra lunedì e martedì scorso, era già finito in manette per un episodio analogo al Bar Arcobaleno in via Alamanni. Martedì mattina, dopo la convalida della misura precautelare, il Tribunale di Firenze aveva disposto nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di firma.
In queste ore, il 36enne è in Questura in attesa dell’udienza di convalida del nuovo arresto e l’eventuale processo per direttissima. La sua collega, invece, la 31enne romena, a distanza di poche ore, è tornata davanti al Bar Arcobaleno. Con atteggiamento di sfida si è appostata davanti al locale. Il titolare Maurizio Merico è amareggiato: “Non è possibile, questa escalation di violenza non avrà mai fine. Se non cambiano le norme il grande lavoro delle forze dell’ordine rischia di essere vanificato. I controlli sono aumentati ma è tutto inutile se il giorno dopo questi delinquenti sono di nuovo fuori“.
Il Bar Arcobaleno, il cui titolare ha partecipato anche a una conferenza di denuncia di Confcommercio Firenze, è stato vittima dei ladri per quattro volte. “Noi non sappiamo più come comportarci, i genitori dei dipendenti hanno paura a mandare le figlie a lavorare da noi – prosegue Merico -. Sono veramente scoraggiato e mi dispiace anche per i poliziotti che martedì mattina si sono messi a rischio per arrestare i due delinquenti. Erano così fieri quando sono riusciti a portarli via… E invece sono liberi e sono tornati a colpire”. https://www.lanazione.it