Milano – Quattro anni. E’ la condanna inflitta nelle scorse ore al termine del processo in abbreviato a un trentenne egiziano, accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di una giovane pm della procura della Repubblica di Milano. L’episodio risale allo scorso giugno, e l’aggressione avrebbe avuto luogo in una stazione della metropolitana del capoluogo lombardo, alle otto del mattino. Il magistrato stava scendendo le scale in tutta fretta, carica di borse e trolley contenenti atti giudiziari e fascicoli, per prendere il treno che l’avrebbe portata in tribunale.
Mentre era sulle scale si è appunto imbattuta nello sconosciuto che le sarebbe letteralmente saltato addosso, le avrebbe messo le mani dappertutto sollevandole infine la gonna e palpeggiandola pesantemente nelle parti intime.
Le urla della malcapitata – poi finita in ospedale – hanno messo in fuga l’aggressore. L’uomo è stato arrestato a distanza di qualche giorno, e ora si trova in carcere. Quando sono scattate le manette indossava gli stessi indumenti del giorno della violenza. A incastrarlo, le telecamere interne della stazione della metropolitana e il riconoscimento da parte della vittima. Le indagini, condotte dalla procura di Brescia competente per procedimenti che riguardavano i magistrati di Milano, hanno permesso di appurare l’esistenza di altre denunce fotocopia a carico dell’aggressore. Processato appunto a Brescia in abbreviato, è stato condannato a quattro anni.
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