di Giovanni Fiorentino – Pisa – Fratelli d’Italia aveva proposto in consiglio comunale un minuto di silenzio in memoria delle vittime dei regimi comunisti del Novecento, in vista del “Giorno della Libertà” istituito per il 9 novembre. I consiglieri del centrosinistra, per tutta risposta, hanno abbandonato l’aula, decidendo di non partecipare. Questa la polemica scoppiata nelle scorse ore a Pisa, con la maggioranza di centrodestra che ha duramente attaccato l’opposizione.
Tutto è iniziato durante l’ultima seduta consiliare: Rachele Compare, vice-capogruppo di FdI, ha chiesto all’assemblea di ricordare la caduta del muro di Berlino, di cui dopodomani ricorrerà il trentaquattresimo anniversario. Al termine del ricordo, gli esponenti di Fratelli d’Italia hanno proposto a tutto il consiglio di osservare anche un minuto di silenzio per le vittime del comunismo. Una richiesta che non è tuttavia stata accolta dalla sinistra: i consiglieri di minoranza si sono alzati dai rispettivi posti e hanno scelto di uscire dalla sala consiliare, in segno di protesta.
“Ancora una volta la sinistra ha rivelato il suo vero volto triste, il suo doppiopesismo, la propria incapacità nel non leggere la politica e la Storia in modo manicheo – il duro attacco di Fratelli d’Italia Pisa, espresso in una nota – è imbarazzante come chi pretenderebbe di dare lezioni e patenti di Storia non sappia fare i conti con la propria e prendere le distanze dalla barbarie dei regimi comunisti. È inaccettabile come chi quotidianamente vuole che la destra prenda le distanze da questo e da quello non sappia prenderle dalle proprie radici. Se si pensa però al cortocircuito che in questo periodo, nella terribile tragedia mediorientale, si registra nella ritrosia a prendere nettamente le distanze da movimenti terroristi come Hamas, si può arrivare a capire qualsiasi delirio”.
Vittime del comunismo, morti di serie B?
E nemmeno la stessa Compare ha nascosto la delusione per l’accaduto, attaccando l’opposizione. “È inaudito e incredibile che ancora oggi si assista ad atteggiamenti divisivi che sottolineano la discriminazione tra vittime di serie A e vittime di serie B – ha attaccato la consigliera di FdI – vedere la sala del consiglio vuota per metà, ci fa comprendere come ancora una volta chi professa diritti e uguaglianza per tutti non sappia in realtà trovare equilibrio e obiettività nel leggere le vicende del passato. Crediamo che la libertà sia un valore fondante dell’identità italiana, europea e occidentale, che non possiamo dimenticare ma che è nostro compito difendere ogni giorno. Soprattutto oggi, in un momento nel quale è sempre più viva la consapevolezza che in molti luoghi del mondo la libertà non viene prima di tutto”.
https://www.ilgiornale.it