Medici commettono sempre più errori gravi, 92mila in 12 mesi

medici

Sanità italiana, allarme medici. Commettono sempre più errori gravi. Uno studio lo certifica

L’allarme sanità pubblica in Italia è ormai totale. La carenza di medici, infermieri e chirurghi sta provocando un effetto a catena che peggiora costantemente le cose. Uno studio condotto dalla Johns Hopkins University School of Medicine e dalla Mayo Clinic del Minnesota sui nostri medici – si legge su La Stampa – ha rilevato almeno un errore grave nel corso dell’anno da parte del 36% dei camici bianchi. Percentuale che proiettata sul totale dei nostri medici dà un totale di oltre 20 mila errori gravi. Discorso analogo per gli infermieri.

In questo caso una serie di studi internazionali raccolti dalla Fnopi, la Federazione degli ordini infermieristici, stima che siano addirittura il 57% gli sbagli più o meno gravi commessi nell’arco di un anno. Dato che si traduce in almeno altri 92 mila errori clinici da matita blu in dodici mesi.

A influire sullo stato di stress cronico – prosegue La Stampa – è anche il fattore età, visto che sotto i 30 anni la percentuale di chi è in burn out (oltre le proprie possibilità) cala al 30,5%. Fatto è che, proiettando i dati più che significativi delle medicine interne sul totale dei professionisti della nostra sanità pubblica, abbiamo oltre 56 mila medici e 125 mila infermieri che lavorano in burn out. E che per questo motivo incappano in qualche inevitabile errore

Il caso delle sanzioni prima comminate poi sospese ai primari del Policlinico di Bari, accusati di aver fatto lavorare troppo i loro medici, rischia di aprirne un altro sulle norme che regolano l’orario di lavoro dei camici bianchi. Quelle che recepiscono una direttiva europea, la quale fissa un periodo minimo di riposo ininterrotto di 11 ore tra un turno e l’altro. Cosa spesso difficile da applicare a causa della carenza di organici negli ospedali. Il grido d’aiuto dei medici al governo: “Assumete”.  affaritaliani.it