Ieri sera Papa Francesco si è presentato in carrozzella in piazza San Pietro dirigendosi verso la enorme scultura di bronzo che raffigura dei migranti su una barca, un’opera contemporanea che sin da subito si è attirata mille critiche perchè è un pugno in un occhio e rompe l’armonia del luogo progettato da Bernini. Come scrive il Messaggero, davanti a quel simbolo, dopo avere pregato assieme ai padri sinodali, ha chiesto ai governi di “impegnarsi ad ampliare i canali migratori regolari».
In piazza San Pietro c’è anche Luca Casarini, invitato speciale al Sinodo dei vescovi per la sua attività di prelevare migranti con la Mediterranea Saving Human. «Dobbiamo tutti impegnarci a rendere più sicura la strada, affinché i viandanti di oggi non cadano vittime dei briganti. È necessario moltiplicare gli sforzi per combattere le reti criminali, che speculano sui sogni dei migranti. Ma è altrettanto necessario – dice il Pontefice- indicare strade più sicure. Per questo, bisogna impegnarsi ad ampliare i canali migratori regolari. È anche necessario promuovere un approccio comune e corresponsabile al governo dei flussi migratori, che sembrano destinati ad aumentare nei prossimi anni».
Ha poi messo in luce – continua il Messaggero – che l’accoglienza verso i profughi si deve accompagnare con la protezione e l’integrazione. Si tratta, ha spiegato, di una sfida globale, enorme, alla quale occorre essere preparati.