Il Belgio e l’intera Europa ripiombano nel terrore: a Bruxelles un uomo ha aperto il fuoco in pieno centro.
Secondo la polizia il killer, Lassoued Abdeslam, tunisino di 45 anni, ha urlato “Allah Akbar”. Il bilancio è di due morti e di un ferito grave. Nelle immagini realizzate da un residente della zona, si vede l’uomo con una giacca arancione fluorescente e un casco bianco, con un kalashnikov in mano, salire su uno scooter e fuggire presumibilmente dopo aver sparato in un atrio di un palazzo e aver colpito due persone in un taxi. Le vittime sono due svedesi. Il premier belga Alexander De Croo proclama l’allerta massima nella capitale.
La sparatoria è avvenuta sul boulevard d’Ypres. Le vittime sono due svedesi che indossavano le maglie della nazionale di calcio del loro Paese. Lunedì sera si disputava la partita di calcio Belgio-Svezia, interrotta e poi sospesa a causa dell’attentato. Tra giugno e luglio in Svezia per due volte il Corano è stato profanato pubblicamente. Forse la data scelta dal killer per la sparatoria potrebbe non essere stata del tutto casuale.
L’attentatore è un richiedente asilo
Lassoued Abdeslam, nato nel 1978, è dunque un tunisino richiedente asilo dal 2019 e risiedeva illegalmente in Belgio. Quest’ultima notizia non è stata confermata ufficialmente dalle autorità. L’uomo ha detto di essere dell’Isis. La sparatoria è stata poi rivendicata in un video poi rimosso. Lassoued si era visto respingere la domanda di asilo nel 2020, ma poi “era sparito dai radar” delle autorità belghe. L’attentatore aveva presentato una domanda di asilo nel nostro Paese nel novembre 2019 e aveva ricevuto responso negativo nell’ottobre 2020, venendo ufficialmente cancellato dal registro nazionale il 12 febbraio 2021. Per questo motivo non è stato possibile rintracciarlo per organizzare il suo rimpatrio. Non ha mai soggiornato in un centro d’accoglienza federale e, di conseguenza, l’ordine di lasciare il Paese, emesso nel marzo 2021, non ha avuto efficacia.
Attentatore radicalizzato e noto ai servizi segreti
Il sospetto attentatore di Bruxelles, secondo quanto si legge sul sito della testata Sudinfo.be, era conosciuto ai servizi di intelligence federali per la sua radicalizzazione islamica. Questa informazione resta comunque “da confermare” ufficialmente. L’uomo sarebbe domiciliato a Schaerbeek, quartiere della capitale tra i più densamente popolati dalla comunità turca e da quella nordafricana.
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