COMUNICATO STAMPA
IDU E DUS CHIEDONO ALLA MAGISTRATURA ROMANA DI INDAGARE NEI CONFRONTI
DEI LEGALI RAPPRESENTANTI DI AIFA, ISS E DEI COMPONENTI DEL CTS
LA PROCURA CHE FA? RICHIEDE L’ARCHIVIAZIONE!
La Commissione Europea, dopo che l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha espresso una valutazione positiva sulla loro sicurezza ed efficacia, ha rilasciato l’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata per i vaccini messi a punto da BioNTech-Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson.
L’autorizzazione condizionata certifica che la sicurezza, l’efficacia e la qualità del vaccino sono comprovate e che i benefici sono superiori ai rischi, consentendo in questo modo agli sviluppatori di presentare i dati supplementari anche dopo l’autorizzazione all’immissione in commercio. L’autorizzazione condizionata garantisce che tutti i controlli di farmacovigilanza e di fabbricazione, quindi, anche i controlli per lotti per i vaccini e altri obblighi successivi all’approvazione si svolgano in modo giuridicamente vincolante e siano valutati periodicamente dai comitati scientifici dell’EMA. Il ruolo e la responsabilità degli Stati membri è quello di: supervisionare la raccolta di informazioni per quanto riguarda presunti effetti collaterali, della valutazione dei segnali, dei rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza, degli studi sulla sicurezza post autorizzazione e dei piani di gestione dei rischi.
È successo così anche in Italia?
L’autorizzazione condizionata in Italia è regolata da ben 4 Determine emesse dall’AIFA (Rep. 154/2020, 1/2021, 18/2021, 31/2021), tutte pubblicate in Gazzetta Ufficiale, le quali obbligano le 4 case farmaceutiche a depositare i PSUR (Rapporti periodici di sicurezza) e Relazioni intermedie di sicurezza: documenti essenziali per il mantenimento in commercio dei vaccini. Nel caso di Pfizer, ad esempio, tale documentazione andava depositata entro luglio 2021. Veniamo al dunque. Le indagini condotte da novembre 2021 dalle Associazioni IDU e DUS, mediante istanze di accesso agli atti ad AIFA e al Ministero della Salute, hanno portato alla scoperta che le Istituzioni Italiane hanno assunto decisioni in merito alla campagna vaccinale anti-Covid senza possedere i rapporti di sicurezza previsti dalle stesse Determine, e senza peraltro preoccuparsi di richiederle all’EMA, e quindi di non aver mai potuto verificare la sussistenza dei requisiti di efficacia e sicurezza. La stessa AIFA, con risposta fornita in data 28.12.2021, ha ammesso esplicitamente di non esserne in possesso. L’EMA, invece, con risposta fornita il 9.2.2022, ha dichiarato che tale documentazione non è divulgabile e/o pubblicabile, senza però specificare se ne fosse almeno in possesso.
Le indagini condotte hanno portato a 2 interrogazioni parlamentari, cui l’ex ministro Speranza non ha mai voluto rispondere, e al deposito di una querela da parte di IDU, in data 4.3.2022, con la quale, in virtù della gravità di dette circostanze, si è richiesto alla Magistratura penale di indagare nei confronti dei legali rappresentanti di AIFA, ISS, e di tutti i componenti del CTS, per i reati di omissione d’atti d’ufficio, abuso d’atti d’ufficio, omicidio colposo, lesioni personali, falsità ideologica, procurato allarme, falso in atto pubblico.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha richiesto l’archiviazione del procedimento, ritenendo le fattispecie in oggetto non meritevoli di attenzioni giudiziarie. Richiesta di archiviazione subito impugnata con atto formale di opposizione, ex art. 410 c.p.p., in quanto ritenuta ingiustificata e illegittima, cui l’udienza è stata fissata per il prossimo 18 ottobre dinanzi al GIP.
Dopo 18 mesi siamo curiosi di conoscere le ragioni asserite dal PM e confidiamo che il Giudice ordini la prosecuzione delle indagini preliminari, le ulteriori indagini da eseguire e il termine entro cui completarle, a tutela della salute pubblica e del principio di verità.
Roma, 11 ottobre 2023