L’ultima di Elly Schlein. La segretaria del Pd ha preso l’abitudine: ogni 24 ore sforna un piano in “sette punti” o in “cinque punti”. Quello per fermare l’ondata di sbarchi sulle nostre coste di fatto è diventato una vera e propria barzelletta con porte aperte ai migranti e con l’accoglienza diffusa in pieno stile Lucano. Detto questo, dobbiamo fare i conti con la nuova proposta della segretaria Pd che questa volta per dare un freno al caro vita mette nel mirino i proprietari di casa. La Schlien di fatto propone di mettere un blocco all’indicizzazione degli affitti: “Cinque milioni di famiglie pagano l’affitto.
Nel 2022 e 2023 l’individuazione ha replicato la crescita dell’inflazione. Noi proponiamo di congelare l’indicizzazione degli affitti per tutto il 2024”. Una misura che è già abbondantemente superata dalla cedolare secca che da tempo mette d’accordo locatario e locatore sia sugli sgravi fiscali che sul canone concordato per un lasso di tempo, ad esempio 4 anni, senza subire ritocchi. Ma c’è dell’altro.
Il Fondo Monetario Internazionale aveva già fatto presente che una misura del genere potrebbe affossare definitivamente il mercato immobiliare: “Alcune misure, come i massimali per l’aumento degli affitti nelle aree stressate, possono introdurre inefficienze e limitare la disponibilità di immobili per i futuri inquilini”, ha affermato l’Fmi. Parole che a quanto pare non sono arrivate alle orecchie della Schlein. In un momento in cui il mercato va a picco, l’intervento di uno strumento statalista che mette un freno ai canoni potrebbe essere la botta finale su tutto il settore. www.liberoquotidiano.it