6 ago – ”Oggi finalmente si avvera anche per i nomadi quello che e’ la norma per qualsiasi cittadino italiano e per chiunque sia animato da un seppur minimo senso di correttezza e di dignita’: chi ha beni di lusso non puo’ spacciarsi per indigente e vivere alla spalle della societa’ togliendo oltretutto mezzi di assistenza e sostentamento a chi ne ha veramente bisogno. Grazie alle indagini condotte dal XV Gruppo della Polizia di Roma Capitale, guidato dal Comandante Lorenzo Botta, sul campo autorizzato di Candoni, alla Magliana, sono stati individuati 33 nomadi di origine bosniaca cui e’ ricondotta la proprieta’ di auto di lusso.
Per costoro oggi, grazie al puntuale intervento degli agenti della Polizia Locale e del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, e’ scattata la procedura di espulsione. E’ necessario condurre indagini accurate su tutti coloro che approfittano, anche per mezzo di prestanome, dell’assistenza pubblica spacciandosi per indigenti e invece posseggono beni di lusso, come per esempio auto, mega tv, computer di ultima generazione con tanto di antenne paraboliche innalzate a sfrontato vessillo della truffa e dell’arroganza”. Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori, a proposito dell’operazione condotta dagli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale del Gssu, del XV Gruppo e dell’Ufficio coordinamento operativo nomadi.
”Si tratta solo di un primo passo, adesso i nomadi saranno trasferiti ad altre strutture e poi, concluso l’iter di legge, finalmente espulsi, mentre i container rimasti liberi sono stati gia’ riassegnati ad altre famiglie aventi diritto.
E’ un segnale importante: nei campi autorizzati possono soggiornare solamente coloro che rispondono a determinati requisiti e rispettano le regole, non c’e’ posto per furbi e truffatori, gente che si arricchisce con attivita’ quasi sempre illecite e si spaccia per nullatenente”, conclude Santori. asca