Milano – Lei è stata strattonata per il collo, buttata a terra e presa a pugni sullo stomaco. Lui è stato immobilizzato per strappargli di dosso una felpa mentre accanto assalivano la sua compagna. Sono i fotogrammi più terribili della serata da incubo di una coppia di 18enni a Milano, stando a quanto ricostruito dal Comando provinciale dei carabineri.
I loro guai sono iniziati poco dopo l’1 di giovedì. A quell’ora i due, entrambi italiani, salgono sul bus notturno di Atm che sostituisce la metro rossa (M1). Devono viaggiare da Cairoli fino a Gambara. Durante il tragitto – sei fermate in tutto – sull’autobus incrociano lo sguardo di un gruppetto di ragazzi apparentemente stranieri, nordafricani. Non ci fanno caso e, arrivati a destinazione, scendono per andare verso un’altra piazzetta in zona Gambara.
Con loro scende anche il gruppo di giovani, sette in tutto. Nel giro di poche decine di metri, uno dei ragazzini raggiunge la coppia e cerca di scippare al 18enne la felpa del Milan. Lui reagisce ma viene circondato da una parte degli amici, che iniziano anche a mettergli le mani nelle tasche in cerca di portafoglio e cellulare.
Una parte, perché gli altri si avventano sulla 18enne. La strattonano dal collo e la gettano al suolo. Poi la colpiscono con diversi pugni sull’addome mentre le strappano via la borsa con il portafogli dentro. Pochi istanti, che paralizzano la coppia e galvanizzano la baby gang che scappa con il bottino: magrissimo per la verità, complessivamente 40 euro.
Mentre la coppia si riprende, vede una pattuglia dei carabinieri passare e corre a bloccarla. Raccontano della rapina appena subita e delle botti. Descrivono la gang. In particolare due dei membri. “Felpa fluorescente” e “capelli ossigenati”. Dopo un paio di giri per le strade della zona, i militari li beccano in via Olivieri. Sono sette, la felpa corrisponde, il colore dei capelli pure.
I carabinieri prima di bloccarli concretamente chiamano altre pattuglie del Radiomobile in aiuto. Nel frattempo chiedono ai ragazzi i nomi e i documenti, fingendo un generico controllo. Quando arrivano i rinforzi li fermano davvero, li perquisiscono e addosso trovano parte delle cose appena rubate. Poi sono i ragazzi stessi a ‘confessare’ dove hanno abbandonato borsa e portafogli vuoti.
Sono tutti egiziani, giovanissimi ma con segnalazioni di polizia. Due hanno 16 anni, uno 17, altri due 18, e gli altri 19 e 20. Sono accusati ora di rapina aggravata in concorso. Alla coppia di 18enni vengono restituite le 40 euro, la borsa e i portafogli. Oltre allo spavento, riportano alcune abrasioni ma rifiutano il trasporto in ospedale. L’unica buona notizia della loro serata. www.milanotoday.it