Stuprata per tre volte in una notte. Senza alcuna pietà, nonostante si fosse detto disposto a ospitarla e a offrirle un riparo per la notte, viste le sue condizioni di disabilità. Martedì è stato condannato a 3 anni e 8 mesi l’aggressore, Said Yusuf. Il giudice lo ha ritenuto responsabile di violenza sessuale contro la 57enne, che la notte tra il 28 e il 29 aprile, aveva accettato di essere ospitata nella sua tenda in piazza Carbonari a Milano.
Il 32enne, al quale sono state riconosciute le attenuanti generiche, era stato fermato il 10 maggio dalla Squadra Mobile per aver violentato la disabile, senza fissa dimora. Un episodio che in quei giorni aveva accesso i fari sulla sicurezza attorno alla Stazione Centrale, dove l’uomo l’aveva ‘agganciata’, anche perché poco prima si era verificata un’altra violenza in un ascensore dello scalo ferroviario.
La sentenza è stata emessa dal gup di Milano Luca Milani. La vittima era in aula per il verdetto come persona offesa, non costituita parte civile. Il pm Rosaria Stagnaro nei mesi scorsi aveva chiesto e ottenuto per l’imputato, un senza fissa dimora che era titolare di un permesso di soggiorno per protezione sussidiaria, il processo con rito immediato. E poi si è arrivati all’abbreviato. L’uomo, nell’interrogatorio davanti al giudice dopo l’arresto, aveva tentato di negare le violenze, che sarebbero avvenute in tre fasi.
“Gli ho chiesto aiuto, mi serviva assistenza, volevo che chiamasse il 118, perché io mi muovo con due bastoni, e lui, invece, mi ha portato nella sua tenda e mi ha violentato per tre volte”, aveva raccontato agli inquirenti la donna, che con la sua denuncia ha fatto scattare le indagini. Alla base del fermo, convalidato con la misura cautelare in carcere, c’erano la denuncia e le dichiarazioni della vittima, che ha effettuato anche il riconoscimento fotografico, e il verbale di un testimone che dormiva in tenda in quella zona. Poi è arrivato anche il riscontro dalle comparazioni del Dna.
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