SERRAVALLE SCRIVIA. Era diventato padre di un bambino da un mese e mezzo. Giacomo Talarico aveva 37 anni ed è morto giocando una partita benefica di calcio, che rappresentava la rimpatriata di ex giocatori del Libarna, la squadra di calcio di Serravalle Scrivia.
Doveva essere una serata di gioia per i molti ex calciatori che si sono ritrovati allo stadio Bailo di Serravalle sabato sera 9 settembre il cui ricavato era destinato al Piccolo Cottolengo di Tortona. Una serata presenziata anche dal campione Josè Altafini che da molti anni vive un profondo legame col territorio. Lo stesso Altafini era sceso in campo per accertarsi delle condizioni di Talarico, mentre veniva prelevato dall’ambulanza. Il trentasettenne si era accasciato al suolo mentre rientrava nella propria metà campo, dopo aver seguito un’azione d’attacco.
A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione operati dai medici presenti e dai militi della Croce rossa. Talarico è morto poco dopo il suo ricovero all’ospedale San Giacomo di Novi Ligure. Giacomo Talarico faceva l’imbianchino e si occupava di interventi in campo edilizio, come libero professionista. Dopo aver sospeso gli studi aveva provato a riprenderli frequentando l’istituto serale Mazzini di Novi Ligure, ma poi aveva costituito una ditta insieme al fratello, dedicandosi alla decorazione di interni ed esterni.
Conviveva con Valentina, da lei aveva avuto un bimbo alla fine di luglio e insieme abitavano a Stazzano. Dalle prime voci rimbalzate dall’ospedale di Novi, sembra che non sarà eseguita l’autopsia, essendo quindi chiara la causa della morte. Oggi sarà resa nota la data e l’ora del funerale.
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