ROMA, 05 SET – Maksim Kuzminov, il 28enne pilota russo dell’elicottero Mi-8 che avrebbe disertato atterrando il 23 agosto in un aeroporto ucraino, ha invitato gli altri militari russi a seguire il suo esempio. L’atterraggio del velivolo faceva parte di un’operazione pianificata da Kiev: la resa è stata il risultato di oltre sei mesi di lavoro da parte dell’intelligence militare ucraina per portare il Mi-8 e il suo pilota in Ucraina, secondo i media locali. La famiglia del militare è stata evacuata dalla Russia e si trova anch’essa in Ucraina.
Altri due membri dell’equipaggio a bordo che non sapevano dove fosse diretto l’elicottero sono rimasti uccisi nell’operazione. Kuzminov è apparso nel documentario ‘Downed russian pilots’, andato in onda domenica sera sulla televisione ucraina.
“Se fai quello che ho fatto io, non te ne pentirai affatto – ha affermato invitando gli altri piloti russi a seguire il suo esempio -. Ti verrà fornito assolutamente tutto per il resto della tua vita: lavoro ovunque, qualunque cosa tu voglia fare. Scoprirai tu stesso un mondo a colori”. Nel documentario si sottolinea che l’Ucraina fornirà ai piloti russi che decideranno di disertare tutte le garanzie di sicurezza previste dalla legge, nonché un risarcimento finanziario per i velivoli militari trasferiti.
Kuzminov avrebbe anche fornito “prove preziose sull’aviazione dell’esercito, sui sistemi di comunicazione e sulla rete degli aeroporti russi”. “Ciò che sta accadendo ora – afferma il militare – è semplicemente il genocidio del popolo, sia ucraino che russo. La base della mia azione è non contribuire a questi crimini. L’Ucraina vincerà sicuramente questa guerra: è solo questione di tempo, perché il popolo si è mobilitato”. (ANSA).