Magnate Beny Steinmetz arrestato a Cipro

Beny Steinmetz

Il magnate dei diamanti e dei minerali, il franco-israeliano Beny Steinmetz è stato arrestato negli scorsi giorni all’aeroporto di Larnaca, a Cipro, sulla base di un mandato d’arresto di Europol emesso dalla Romania per una sentenza pendente. Lo ha dichiarato oggi il suo portavoce in una nota, Il miliardario 67enne è comparso venerdì davanti a un tribunale di Larnaca.
L’uomo era stato condannato dalle autorità giudiziarie di Bucarest in contumacia nel 2020 a cinque anni di reclusione per aver orchestrato la creazione di un “gruppo criminale organizzato” in relazione a transazioni fondiarie effettuate tra il 2006 e il 2008 che avrebbero causato alla Romania perdite per circa 135 milioni di euro.

Secondo una dichiarazione del suo portavoce, Steinmetz è stato “temporaneamente trattenuto dalle autorità cipriote al suo arrivo all’aeroporto di Larnaca sulla base di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità rumene“. L’uomo si trova in una stazione di polizia mentre le autorità cipriote decidono come procedere con il caso.

La nota rileva che un tribunale greco aveva già respinto una richiesta di estradizione simile proveniente dalla Romania nel 2022. L’uomo d’affari era stato temporaneamente detenuto ad Atene prima di essere rilasciato.

Vicende giudiziarie anche in Svizzera

Steinmetz è conosciuto anche in Svizzera. Il magnate franco-israeliano era stato riconosciuto lo scorso aprile colpevole di corruzione di pubblici ufficiali stranieri in Guinea dalla Camera d’appello di Ginevra, che lo aveva condannato a una pena di tre anni, di cui 18 mesi da scontare.
Il tribunale ginevrino aveva indicato che Steinmetz aveva influenzato il processo di attribuzione dei diritti minerari nella regione di Simandou, nella Repubblica di Guinea, versando 8,5 milioni di dollari in tangenti a Mamadie Touré, la quarta moglie del defunto presidente guineano Lansana Conté.

Impero minerario

Stando alla Corte ginevrina, gli atti corruttivi hanno avuto luogo tra il 2006 e il 2012 tramite una società di facciata al servizio del suo impero minerario – Beny Steinmetz Group Resources (BSGR) – attiva nello sfruttamento di risorse naturali. L’obiettivo del versamento dei soldi – “avvenuto tramite uno schema complesso di società e conti bancari” – era quello di ottenere i diritti allora detenuti dal gigante anglo-australiano Rio Tinto.

In prima istanza il miliardario franco-israeliano era stato condannato a cinque anni di prigione e alla restituzione di una somma di 50 milioni di franchi al canton Ginevra. Tale restituzione milionaria è stata confermata in appello.

La notizia del suo arresto giunge mentre il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu è atteso a Cipro per un vertice trilaterale con il Presidente cipriota e il Primo Ministro greco, previsto per domani.
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