Toscana, migranti negli immobili confiscati alla mafia

Due unità abitative di più di duecento metri quadri che saranno destinate ad ospitare una trentina di migranti: questo l’obiettivo del progetto “Dalla confisca alla legalità percepibile”

Come riporta il giornale locale www.sienanews.it, a Chiusi sarà realizzata una struttura di accoglienza in emergenza da due immobili che la Prefettura ha momentaneamente ottenuto dall’ Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

Il progetto dovrebbe essere valido almeno fino al 10 ottobre, anche se c’è fiducia sul suo prolungamento, e quattro sono i suoi attori principali: l’Ufficio territoriale del Governo appunto, il comune di Chiusi, l’Anbsc, il ministero dell’Interno e la Misericordia del territorio chianino. Proprio quest’ultima ha siglato una convenzione con la Prefettura per la gestione del complesso. Per l’ente è inoltre prevista una riduzione dei costi perché non dovrà sostenere gli oneri di locazione.
“Le due abitazioni sono in ottime condizioni ed adatte ad essere dei Cas”, a detto il prefetto Matilde Pirrera.

Giani

Giani: “Immigrazione è opportunità”

Il tema dell’immigrazione “va colto come opportunità” perché “non rappresenta un problema di ordine pubblico” e la Toscana “deve sapersi aprire al mondo”. Così è intervenuto il presidente di Regione Toscana Eugenio Giani.

“Negli incontri tenuti con i prefetti si è evidenziato il dato della grande presenza di minori non accompagnati nel nostro territorio. Le famiglie in Africa sono dunque disponibili a far salire i figli in un barcone, con la speranza di dargli un futuro migliore”, ha proseguito. “Dobbiamo cercare di trattare queste persone come esseri umani, cercare di fargli studiare italiano ed integrali con il lavoro”.