di Augusto Sinagra – CHI PECORA SI FA IL LUPO SE LA MANGIA
Parlare di Nostra Signora della Garbatella non è certamente un esercizio culturale e nemmeno politico. Ha però un rilievo antropologico che evidenzia, tra le tante altre cose, in capo al soggetto una totale sconoscenza della saggezza popolare (che è anche un fatto di cultura).
È sotto gli occhi di tutti il deplorevole asservimento della Signora in questione agli interessi USA e alle logiche bellicistiche della NATO, senza dimenticare l’asservimento alle politiche iugulatorie dell’Unione europea.
Nonostante tutto ciò, o forse proprio per questo, e nonostante i miliardi di euro buttati nel conflitto USA c. Russia in Ucraina, per sostenere le paranoie e le malefatte di un mal riuscito comico cocainomane, la Signora della Garbatella non solo ha trascurato le larghe fasce di povertà in Italia, ma ha sbagliato completamente i suoi calcoli (se mai la sua testa fosse stata capace di elaborarne uno).
A fronte delle sue assicurazioni (“l’Ucraina vincerà sicuramente”) la situazione è che i circoli bellicistici atlantici, resisi conto della loro grandissima minchiata nello sfidare la Russia, ricercano una soluzione di pace prevedendo che l’Ucraina dovrà cedere alla Russia vasti territori a cominciare dalla Crimea. Da questi colloqui anche con Francia, Inghilterra e Germania, la Signora Meloni è stata radicalmente esclusa. Cioè, è considerata come il due di coppe a briscola se la briscola esce a spade.
Dell’Italia non si parla minimamente del post-guerra in Ucraina (tanto meno per eventuali ricostruzioni) e non le si riconosce alcun peso politico né in Europa e né in Africa, specialmente per quel che riguarda il Niger e la fascia del Sahel.
Dopo il suo totale asservimento e la compromissione delle nostre relazioni con la Federazione Russa, Giorgia Meloni da Garbatella City, cosa ha “portato a casa”?
Qui la citazione di Cetto Laqualunque è d’obbligo: “Una beata minchia”.
Questo succede a chi si fa pecora: il lupo se la mangia. Salvo che l’essere pecora non sia una scelta ma una condizione oggettiva.
AUGUSTO SINAGRA – Professore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a STRASBURGO
Non ho forse scritta la verità…pensate forse che se la Russia avesse deciso di impossessarsi dell Ucraina gli ci voleva più di 24 ore ,con le armi in suo possesso, e cosa fa l’Europa.manda armi e danaro al vero aggressore. Vergogna
Dove erano i giornalisti l Italia l’Europa quando per 4 anni il popolo del Dombas veniva violentato,ucciso dal governo ucraino, finalmente la Russia si è svegliata,e cosa fa l’Italia l’Europa manda armi all’aggressore,amico e pagato dall’ America, vergognatevi