“Commuoversi o non commuoversi non è mica una scelta, ovviamente se uno è sincero e non recita. A me è capitato l’altro giorno, rispondendo alle domande dei giovani al Giffoni film festival, di fronte a questa ragazza (attrice, ndr) impaurita per il clima, gli incendi In Sicilia, il suo futuro. E dico anche un’altra cosa: ho fatto una grandissima fatica a trattenermi e ce l’ho anche fatta, visto che avrei pianto molto di più”. Lo ha detto al “Corriere della Sera” Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente diventato una celebrità nell’ultima settimana con la risposta spezzata dall’emozione a una ragazza scoppiata in lacrime per la paura del riscaldamento globale. (in realtà era un’attrice, ndr)
“Mi chiedete se sono pentito? A prescindere dall’argomento della conversazione, di che cosa dovrei pentirmi? Di essermi emozionato di fronte a una ragazza che, nel rivolgersi a me, piangeva preoccupata? La risposta è assolutamente no. E poi – aggiunge il ministro – tanto per essere chiari: nel privato, in certe situazioni che ti costringono a esserlo, io sono emotivo. Che poi, attenzione, questo non vuol dire lasciarsi sopraffare dall’emozione quando si tratta di prendere le decisioni, al contrario. Eravamo in un dibattito con dei ragazzi al Festival di Giffoni, mica a una riunione al ministero”.
Pichetto, a cui evidentemente il rumore di fondo degli ultimi giorni non ha dato fastidio, la tendenza ad emozionarsi la ostenta quasi con orgoglio: “Lascio agli psicologi, ché vedo che in giro ce ne sono parecchi, le eventuali valutazioni sul caso. Io però sono così, la scena dell’altro giorno rappresenta niente di più e niente di meno della mia normalità. Sì, se c’è da commuoversi sono uno che si commuove, se c’è.
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