Il fiocco azzurro con il biberon non è ammesso nella stanza di una mamma che ha appena partorito il suo secondo figlio all’ospedale di Massa. Il motivo? L’allattamento al seno di cui si fa promotore il Noa. “L’ospedale di Massa si è accreditato come ospedale Unicef Amico dei bambini, anche per i materiali destinati a essere esposti nei locali dei reparti esistono delle precise linee di condotta, che prevedono anche la raccomandazione a veicolare messaggi che siano coerenti con le indicazioni Unicef, tra cui quella di promuovere l’allattamento al seno”. La vicenda del fiocco azzurro fatto rimuovere è stata raccontata dal quotidiano il Tirreno.
La donna ha ricevuto in regalo da una sua amica un fiocco per la nascita composto da un nastro di tulle azzurro, da un piccolo cavalluccio a dondolo di legno dipinto a mano con un bambino che dorme e accanto una palla e un micro biberon col ciucciotto giallo. Ma a poche ore dal parto le hanno comunicato che non poteva tenerlo.
La donna racconta al quotidiano: “Non volevo crederci, ero sfinita, questo secondo parto è stato pesante. Eppure lo hanno ripetuto anche al mio compagno. Lui voleva ribattere ma io, davvero, ero troppo stanca. Ho detto: togliamolo e basta”.
La risposta della Asl
La Asl Toscana nord ovest si scusa con la donna. L’ospedale di Massa è accreditato dal 2010 all’Unicef e questo non permetterebbe di veicolare messaggi differenti da quello dell’allattamento al seno .
“Dispiace che un piccolo dono, che voleva essere una testimonianza di affetto per un lieto evento come la nascita di un bambino, possa essere stato individuato come non coerente con tali indicazioni, e l’Azienda si scusa se i modi adottati nel farlo presente agli utenti sono stati percepiti come troppo rigorosi o zelanti”.
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