Un’anziana di 88 anni, costretta sulla sedia a rotelle, è caduta dalla finestra della casa di riposo nella quale era ospite. Il fatto è accaduto il due maggio e le cause sono ancora in fase di accertamento. Ma è quanto accaduto dopo che ha portato al dramma: invece di chiamare un’ambulanza e far trasportare la donna in ospedale, il responsabile della struttura situata nel Comune di Marino, in provincia di Roma, ha pensato bene di non denunciare il fatto e far curare l’anziana con una confezione di piselli surgelati, usati – evidentemente – per tamponare le parti del corpo traumatizzate.
L’ambulanza chiamata solo il giorno dopo
Il giorno dopo però l’88enne è stata trovata in condizioni gravi e in stato di semincoscienza. Il personale della struttura solo a quel punto ha ricevuto l’autorizzazione a chiamare l’ambulanza che l’ha portata al Policlinico di Tor Vergata dove è entrata in coma e dove, dopo nove giorni di agonia, è morta.
Il fatto è avvenuto il 2 maggio e da lì è partita l’indagine che ha portato, il 9 giugno, all’arresto del dirigente della casa di riposo, un 42enne, rinchiuso ora nel carcere di Velletri. A seguito della caduta, la paziente aveva riportato un grave trauma cranico che necessitava di cure immediate. Ma questo non è avvenuto e non c’è stato nulla da fare per salvarle la vita. Sui fatti sta indagando la polizia di Stato.
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