Due unità navali “Sea eye 4” e “Mare go”, impegnate nei giorni scorsi in soccorsi in mare e attualmente ormeggiate a Ortona e Lampedusa, sono state sottoposte a fermo amministrativo.
La Sea eye 4, giunta a Ortona con 49 profughi a bordo, dopo il primo soccorso di 17 persone, non si sarebbe recata immediatamente nel porto indicato, dirigendosi invece su un altra nave con 32 persone a bordo, contravvenendo alle disposizioni del Dl migranti. Mare go dopo aver soccorso 37 migranti ha raggiunto Lampedusa invece di Trapani.
Protesta la ong tedesca Sea-Eye, sottoposta ieri al fermo di 20 giorni, insieme alla Mare-Go, per non aver rispettato l’ordine di recarsi nel porto assegnato. Secondo la ong si tratta di “un altro riprovevole tentativo di criminalizzare il salvataggio in mare per giustificare un’azione statale sempre più brutale”, afferma.
Il ‘Sea-Eye 4 sarà trattenuto dunque per 20 giorni a Ortona. Secondo la Guardia Costiera italiana, il motivo del fermo è che dopo aver soccorso 17 persone nella zona di ricerca e soccorso libica, la nave ha tratto in salvo altre 32 persone nella zona Sar maltese e non si è avvicinata al porto di Ortona non appena possibile. “Il Sea-Eye 4 ha interrotto il suo avvicinamento a Ortona martedì sera – spiega l’organizzazione – perché c’era una chiamata di soccorso da una barca con più di 400 persone nella zona di ricerca e soccorso maltese. La barca è stata infine individuata dall’aereo di ricerca civile Seabird. Poiché nessun attore statale ha confermato il coordinamento dell’emergenza marittima e Malta non ha coordinato per molti mesi le emergenze, la missione di salvataggio aggiuntiva per Sea-Eye era senza alternative”.
Il presidente di Sea-Eye, Gorden Isler, sostiene che i lunghi viaggi verso porti assegnati e lontani “significheranno sempre che dovremo decidere durante il viaggio se rispondere a più chiamate di soccorso in arrivo. Certo che lo faremo anche se questo poi porterà ad accuse di violazione delle leggi italiane”.
Molteni: “Bene il fermo delle navi ong”
“Fermo amministrativo per due navi delle ong la ‘Mare Go’ e la ‘Sea Eye 4’ per avere entrambe violato le indicazioni del Governo italiano, applicato il decreto ong con il blocco delle navi. E alla prossima violazione scatta il sequestro. Il Governo non delega a imbarcazioni private che battono bandiera straniera, finanziati da Stati esteri, il controllo delle frontiere e il soccorso”, scrive sul proprio canale Instagram il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni.
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