Emanuela Orlandi, le dichiarazioni di un ex carabiniere

emanuela orlandi

Dopo che la Procura di Roma non esclude la riapertura delle indagini, il caso di Emanuela Orlandi potrebbe subire un’altra svolta. Complice Antonio Goglia. L’ex carabiniere è infatti convinto che il corpo della 15enne scomparsa il 22 giugno 1983 sia sepolto a Castel S. Angelo anziché nel cimitero Teutonico del Vaticano. Una tesi già spiegata attraverso una lettera indirizzata al sostituto procuratore Stefano Luciani, incaricato dalla Procura della Repubblica di Roma di riaprire le indagini sul mistero Orlandi.

Nella missiva Goglia scende nei dettagli: “Vi comunico che nei sotterranei del Castel Sant’ Angelo, o Mole Adriana, altrimenti detta Mausoleo di Adriano, dietro una porta rinforzata dovrebbe trovarsi una stanza di circa 20 metri quadri. Nella quale dovrebbero trovarsi resti umani, compresi quelli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. La struttura dovrebbe ricadere sotto l’ Autorità del Comune di Roma e perciò non dovrebbe essere difficile approntare un sopralluogo. Mi assumo tutta la responsabilità di quanto dichiaro e sono pronto a risponderne civilmente e penalmente”.

A riguardo, raggiunto da ItaliaOggi, l’ex carabiniere cita il vecchio canone 1058 (quello che proibisce il matrimonio tra religiosi). Quest’ultimo, “è stato confermato dall’attuale codice di diritto canonico del 1983, anno dei sequestri della Orlandi e della Gregori. Il numero 1058 del canone in questione i sequestratori lo indicano chiaramente nel chiedere che il codice telefonico di loro accesso alla Segreteria di Stato vaticana per le trattative fosse il codice 158”.

Ecco allora la sua conclusione, a cui è arrivato “avendo condotto studi approfonditi e basandomi su fatti concreti che al momento ritengo preferibile non porre in evidenza”: “Secondo la mia tesi, il codice 158 identifica senza ombra di dubbio il canone 1058 che impone il celibato sacerdotale. Quel codice serve a fare comprendere immediatamente cosa vogliono i sequestratori: l’abolizione del celibato sacerdotale, canone 1058, altrimenti avrebbero ucciso la Orlandi e la Gregori”.  https://www.liberoquotidiano.it