(www.ilrestodelcarlino.it) – Stava facendo jogging per strada, finché è stato colto da un malore che purtroppo si è rivelato fatale. Vittima l’ingegnere Luigi Sampaoli, 58 anni, e da tanti anni residente a Porto Recanati dove era noto e benvoluto. La tragedia si è consumata il 25 maggio, attorno alle 16.30.
Il 58enne stava facendo una corsetta lungo la strada che si trova all’altezza di Villa Gigli, al confine tra Loreto e Porto Recanati. Ma poi, seconda una prima ricostruzione, si è sentito male ed è crollato a terra. Sul posto sono arrivati i soccorsi del 118, ma per l’uomo non c’era niente da fare. Poco dopo sono intervenuti i carabinieri della caserma di Loreto, per svolgere i rilievi del caso. Sampaoli era conosciuto in città e per diverso tempo aveva lavorato all’interno dell’azienda G&E di Scossicci.
Non solo, era un grande appassionato di sport, in particolare del triathlon, e da diverso tempo era attivo in parrocchia come volontario, perché uomo di grande fede. “Lui si occupava soprattutto della pastorale per le giovani coppie di fidanzati – sono le parole piene di sconforto del parroco don Gabriele Crucianelli –. Una persona serena, che si spendeva e tanto per gli altri”. Inoltre aveva fatto parte dell’associazione culturale e ricreativa L’Arca, cioè la compagnia teatrale che mette in scena ogni anno le commedie in dialetto portorecanatese. Tant’è che era un caro amico del sindaco Andrea Michelini, quest’ultimo storico regista dell’associazione. “Per qualche anno ci ha dato una mano come macchinista presente nei backstage, durante gli spettacoli della Rivistissima – racconta Francesco Quercetti, ex presidente dell’associazione L’Arca e attuale capogruppo di maggioranza –. Una persona simpatica, sempre disponibile con noi e buona. La sua scomparsa è una notizia inaspettata, che ci coglie impreparati e ci riempe di tristezza”.
Sampaoli lascia così i figli Alessandra, Andrea e Sergio, e la moglie Michela. Il funerale non è stato ancora fissato.