Roma, 23 mag. (Adnkronos Salute) – Cala la fiducia degli italiani nei vaccini: in un solo anno la percentuale di cittadini che li ritiene uno strumento sanitario sicuro ed efficace per contrastare le malattie infettive è passata dal 92% al 76%. Probabilmente un effetto della fine dell’emergenza pandemica e dei timori per i contagi da Covid, che avevano fatto riscoprire l’importanza di questo strumento. Sono alcuni dati della survey realizzata da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Swg, presentata al Senato in una conferenza stampa promossa dalla senatrice Tilde Minasi (Lega) in collaborazione con Ambrosetti e il Ceis – Centre for Economic and International Studies dell’Università di Roma Tor Vergata, con il contributo non condizionante di Pfizer.
“Quest’anno – ha spiegato all’Adnkronos Salute a margine dell’incontro Rossana Bubbico, consulente dell’Area Healthcare di The European House Ambrosetti – abbiamo realizzato una seconda edizione della survey già realizzata lo scorso anno sullo stesso tema. E’ emerso che il 76% dei cittadini italiani è d’accordo con l’affermazione che la vaccinazione è uno strumento efficace nel contrastare le malattie infettive. E’ una percentuale elevata, perché parliamo di più di tre quarti della popolazione. Ma ci deve far preoccupare il fatto che lo scorso anno la percentuale che riteneva corretta quest’affermazione era del 92%. Anche se la fiducia resta alta, quindi, c’è una forte riduzione, figlia forse del fatto che i cittadini avvertono meno il rischio della pandemia e del Covid e quindi, non avendo compreso a pieno il valore dello strumento vaccinale, non hanno più un livello elevato di fiducia”.
Un fenomeno evidenziato anche dalla risposta alla domanda formulata da un’altra angolazione. “Le persone secondo le quali i vaccini non sono uno strumento efficace di prevenzione delle malattie infettive erano pari al 6% lo scorso anno e sono il 17% quest’anno, aumentando di 11 punti percentuali. In pratica – ha evidenziato l’esperta – abbiamo avuto un calo di chi sostiene la fiducia nei vaccini e un aumento di chi non la pensa così”.
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