Zelensky a Bergoglio: “Niente mediazioni, non parlo con Putin”

Il leader ucraino al Papa: “Niente mediazioni, non parlo con Putin”.

Dopo la tappa in Vaticano per incontrare Papa Francesco, l’ultimo appuntamento romano per il leader ucraino è stata la lunga intervista con Bruno Vespa e altri giornalisti sulla terrazza del Vittoriano. Da qui Zelensky ha annunciato “passi importanti a breve” in quella controffensiva tanto attesa e che è, secondo lui, “l’unica via d’uscita” dal conflitto. “Con Putin non si può mediare”, ha assicurato, dicendosi non disposto a parlare con il presidente russo e declinando l’offerta del Vaticano di lanciare una missione di pace.

Le dichiarazioni di Zelensky, dopo l’incontro con il Pontefice, hanno marcato una distanza che sembra incolmabile con quella diplomazia vaticana che vorrebbe portare le due parti, Ucraina e Russia, a sedersi attorno allo stesso tavolo.

Zelensky e Bergoglio

Il leader ucraino ha sottolineato piuttosto di aver chiesto a papa Francesco “di condannare i crimini russi in Ucraina, perché non può esserci uguaglianza tra la vittima e l’aggressore”. “Il piano di pace deve essere dell’Ucraina”, ha precisato Zelensky. E ancora: “Rispetto Sua Santità, ma non abbiamo bisogno di un mediatore tra l’Ucraina e il suo aggressore”. La Russia, poi, non è affidabile ed è guidata da Putin che il leader di Kiev definisce “un piccolo leader isolato che uccide gli ucraini e la sua gente per difendere la sua poltrona”.

Alla fine delle interviste, Zelensky ha risposto anche alla domanda se non gli fosse venuta l’idea di sottrarsi alla responsabilità di presidente dell’Ucraina quando è cominciata l’invasione russa, proprio lui che veniva da altre esperienze. “Ce l’ho fatta a resistere e a non lasciare il mio posto”, le sue parole.

Zelensky domenica andrà a Berlino per rinnovare il patto di assistenza con gli alleati, in una fase cruciale della guerra.
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