Islmabad, 9 mag. (Adnkronos/Dpa) – Imran Khan, ex primo ministro pakistano e leader del partito dell’opposizione Pti, è stato arrestato davanti all’Alta Corte di Islamabad in relazione al ‘fondo al-Qadir’. La conferma arriva dalla polizia pakistana. In un videomessaggio su Twitter la leader del Pti Musarrat Cheema ha riferito che “lo stanno torturando” e ”lo stanno picchiando”. Il vicepresidente del Pti Fawad Chaudhry ha twittato che l’Alta Corte è stata “occupato dai paramilitari” e gli avvocati “sono stati sottoposti a torture”. Il partito ha quindi lanciato un appello per manifestazioni di piazza in tutto il Pakistan.
Grandi folle di persone si sono radunate nelle principali città pakistane per protestare contro l’arresto dell’ex primo ministro Imran Khan, accusato di corruzione. Almeno un dipendente del partito di Khan è stato ucciso a Quetta, ha riferito ai media Shireen Mazari, ex ministro e alto dirigente del Movimento per la Giustizia del Pakistan (PTI).
Le proteste sono scoppiate dopo che Khan è stato arrestato per ordine dell’Alta Corte di Islamabad. I manifestanti hanno preso di mira in particolar modo gli edifici militari in diverse città, ritenendo che dietro l’arresto di Khan ci sia l’esercito. Hanno vandalizzato la struttura militare nella città orientale di Lahore, mentre a Rawalpindi, hanno preso d’assalto il cancello del quartier generale militare della città.
L’umo grida “Ho bruciato questo posto di blocco, amavo l’esercito del Pakistan. Questo è un avvertimento”
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