Tentato un attacco con droni al Cremlino, Medvedev: “Non resta che eliminare Zelensky”

Zelensky

La guerra in Ucraina giunge al giorno 434. Secondo l’agenzia Ria Novosti, l’Ucraina ha provato nella notte a colpire la residenza del presidente russo al Cremlino con velivoli senza pilota. Il presidente Putin non era presente al momento dell’attacco. Mosca parla di un attentato terroristico alla vita del presidente e annuncia che adotterà misure di ritorsione. I droni sono stati distrutti dai sistemi elettronici di difesa aerea ma alcuni frammenti sono caduti all’interno del territorio del complesso presidenziale, senza provocare feriti.

“Dopo l’attacco terroristico di oggi, non ci sono altre opzioni se non l’eliminazione fisica di Zelensky. Non è nemmeno necessario firmare l’atto di resa incondizionata. Anche Hitler, come sai, non l’ha firmato”. E’ la miniaccia su Telegram del vicepresidente del consiglio di sicurezza russa Dmitri Medvedev.

Il capo della Duma: “Distruggere il regime di Kiev”

La Russia deve impiegare “le armi capaci di fermare e distruggere il regime terrorista di Kiev”. Lo scrive su Telegram il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, affermando che “un attacco terroristico al presidente è un attacco alla Russia”.  tgcom24.mediaset.it