Milano, 28 apr. (Adnkronos Salute) – Un appello al Governo e all’Agenzia italiana del farmaco Aifa perché “vengano prontamente attivate iniziative efficienti affinché si sopperisca alla carenza di farmaci essenziali, che oggi limita la qualità delle cure di infezioni frequenti nella popolazione tutta”. A lanciarlo sono i pediatri dell’Acp (Associazione culturale pediatri), che con l’appoggio dei colleghi di Sip (Società italiana di pediatria) e Fimp (Federazione italiana medici pediatri), partendo dal caso amoxicillina – antibiotico sempre più difficile da reperire – accendono i riflettori su “una situazione che sta cronicizzando e deve essere prevenuta, sopperendo allo scarso interesse mostrato dall’industria verso una produzione troppo poco costosa per risultare economicamente interessante”.
Gli specialisti ricordano infatti che l’amoxicillina, efficace e ben tollerata, è anche un medicinale a basso costo, nonché cruciale per controllare l’emergenza ‘super batteri’ resistenti. “In mancanza di aziende disposte a continuare a produrla – affermano – dovremmo considerare le possibili alternative che può fornire un sistema sanitario universalistico: per esempio, il nostro Paese dispone di uno stabilimento chimico farmacologico militare con una rinomata tradizione nella realizzazione di prodotti farmacologici di primo soccorso”. Se dunque il Farmaceutico militare di Firenze si potrebbe coinvolgere, “sembra invece che non ci sia troppo interesse a occuparsi di questo problema: i bambini sono forse troppo pochi e poco importanti da questo punto di vista – osserva l’Acp – anche se il problema, come detto, non è solo pediatrico”.
“Sappiamo che il problema della scarsità di farmaci, tra cui l’amoxicillina, è mondiale – precisano i pediatri – Siamo consapevoli dei diversi e complessi passaggi necessari per arrivare all’immissione in commercio di un farmaco, che passano dalla produzione del principio attivo al confezionamento, inscatolamento fino alla sua commercializzazione, passaggi che avvengono spesso in nazioni diverse. Tuttavia la disponibilità di farmaci dichiarati essenziali dall’Oms dovrebbe essere assicurata non solo nella produzione, ma anche nella distribuzione, e questo – fa notare l’Acp – dovrebbe essere garantito da agenzie regolatorie nazionali e internazionali”.
Pertanto l’associazione, con il sostegno di Sip e Fimp, spiega di avere “indirizzato queste stesse considerazioni a Giorgio Palù, presidente Aifa, e ad Anna Maria Marra, sostituta direttrice generale Aifa, per chiedere con forza e urgenza una soluzione a questo problema, al fine di potersi prendere cura in maniera appropriata della salute delle bambine e dei bambini”.