Allarme rosso in casa Pd. L’arrivo di Elly Schlein alla segreteria ha destabilizzato gli equilibri interni tra i dem, portando all’addio di Andrea Marcucci e Enrico Borghi, che ha scelto di aderire ad Italia viva. Ma secondo Affari Italiani il senatore non è l’unico pronto a lasciare il partito all’opposizione. “La sua uscita – scrive il sito – rischia di generare una vera e propria slavina, un terremoto, un fuggi fuggi di quella parte Dem cattolica, moderata e riformista. Fonti qualificate della minoranza del Pd non escludono un clamoroso colpo di scena, ovvero l’addio addirittura dell’ex ministro della Difesa, presidente del Copasir Lorenzo Guerini, già leader di Base Riformista che sosteneva Bonaccini alle primarie”.
Guerini è uno dei volti di punta del Pd e il suo passo indietro sarebbe un cataclisma per Schlein. Ma la grande fuga dai dem non sarebbe limitata a lui. L’elenco di nomi pronti a salutare è lungo: il senatore Alessandro Alfieri (membro della direzione nazionale), Patrizia Toia, Fabio Pizzul, Davide Gariglio, Patrizia Prestipino, Lello Topo, Giuseppe Lupo e Gavino Manca. Nomi che hanno un grande peso specifico sui rispettivi territori e rappresentano un bacino di voti per il Pd. La svolta a sinistra di Schlein sta spaccando il partito. www.iltempo.it