Legge elettorale, Grillo contro tutti: vogliono escludere il M5S

  30 lug. – Beppe Grillo ha criticato Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani (soprannominato l’incalzatore) e Pier Ferdinando Casini per la riforma della legge elettorale e li ha accusati di eseguire ordini del Presidente della Repubblica. Il loro vero scopo, ha scritto sul blog, e’ escludere il Movimento 5Stelle.

Napolitano e’ in pressing per una nuova legge elettorale.   Il motivo di questa fretta improvvisa dopo sette anni di letargo al Quirinale, il call center di Mancino, dove i boom non si sentono mai, e’ apparentemente ignota. I partiti di governo eseguono gli ordini del presidente della Repubblica ‘nell’interesse del Paese'”, ha scritto il leader del ovimento 5Stelle sul suo blog.

La ‘grande coalizione’ pdl, pdmenoelle, udc che tiene in vita Monti vuole cambiare le carte in tavola. Sono come dei vecchi bari colti sul fatto”, ha aggiunto. “L’obiettivo non e’ migliorare il Porcellum che fu da loro voluto e applicato nelle elezioni del 2006 e del 2008. Infatti, ne’ Prodi, ne’ Berlusconi hanno mai messo all’ordine del giorno la sua abolizione. L’obiettivo e’ far quadrare i conti senza l’oste, senza il MoVimento 5 Stelle”, ha assicurato Grilo.

“La legge elettorale dovrebbe essere materia di referendum, non discussa in segrete stanze. Il conflitto di interessi e’ palese: chi viene eletto decide come farsi eleggere, il tutto a pochi mesi dalle elezioni. Sono come i ladri di Pisa che litigavano di giorno e la notte andavano a rubare insieme“, ha insistito. “Le discussioni sulla nuova legge sono incomprensibili, piu’ complesse della teoria del Bosone di Higgs e della relativita’ generale”, ha poi ironizzando citando dichiarazioni molto divergenti di esponenti della maggioranza. “Ci volevano talenti puri, teorici istituzionali del livello di Bersani e Letta (il nipote), di Alfano e Fini, per concepirla”, ha spiegato.

Alla fine la questione si potrebbe risolvere con un possibile “scambio: il Pd cede sul premio, accettando che sia al solo primo partito, e Pdl e Udc cedono sulle preferenze, accettando il sistema dei collegi uninominali. Si tornerebbe dunque alla bozza ABC sottoscritta prima dello tsunami amministrative dagli sherpa di Pdl, Pd e Udc, ossia il cosiddetto modello ispano-tedesco o tedesco corretto”: Duro Grillo anche con il leader Udc. “Casini, uno degli artefici del Porcellum alla cui abolizione non ha mai pensato sinora, sembra diventato una donna di facili costumi che d’improvviso voglia farsi suora, ma in un convento di frati“, ha commentato citando la dichiarazione con cui l’ex presidente della Camera ha ribadito la sua determinazione a cambiare il Porcellum “L’Italia, nel frattempo, affonda. Ci vediamo in Parlamento.