Il discorso televisivo di Macron è stato accolto in diverse città francesi da manifestazioni, spesso con episodi di violenza a margine, e da concerti di pentole nelle strade durante la trasmissione dei 14 minuti di discorso in tv. A Parigi, a più riprese dopo il discorso del presidente, cortei di manifestanti hanno cominciato a fare irruzioni in diversi quartieri, tra i quali la Bastiglia e tutta la zona del Marais, in molti casi sorprendendo la polizia, che non sempre riusciva a essere presente in tempo. I gruppi gridavano “Macron, siamo qua” o “Macron dimettiti”. A fine serata alcune decine di cassonetti erano stati dati alle fiamme.
In diversi quartieri, della capitale e di altre città, gruppi di manifestanti si sono radunati in strada con pentole e vari arnesi da cucina provocando più rumore possibile durante il discorso del presidente alla tv. Manifestazione di diverse centinaia di persone anche nella Città Vecchia di Marsiglia, con i residenti di diversi quartieri che hanno battuto sulle pentole dalle finestre simpatizzando con i dimostranti.
Incidenti a Lione dopo un raduno davanti al municipio: alcuni manifestanti, durante un corteo improvvisato, hanno forzato il portone di un ufficio municipale introducendosi poi nei locali e lasciando scritte sui muri. Segnalati anche incendi di cassonetti e scontri con la polizia, raggiunta da sassi e oggetti lanciati dai manifestanti. Manifestazioni movimentate anche a Saint-Etienne, Nantes e Angers mentre a Strasburgo il “concerto di pentole” è durato oltre un’ora dopo il discorso di Macron. tgcom24.mediaset.it